Il 24 marzo di quest’anno L’Associazione IL CASOLARE festeggia 25 anni.
Infatti fu costituita nel 1996 quando la Curia di Prato affidò alla Caritas Diocesana 10.000.000 di lire quale fondo di garanzia , per intervenire in favore di famiglie straniere, che non riuscivano ad ottenere sul mercato abitazioni in affitto per la diffidenza dei proprietari
Il progetto su cui è nata l’Associazione Il Casolare all’interno della Caritas Diocesana, prevedeva e prevede l’acquisizione di immobili di civile abitazione da proprietari privati o immobiliari con la clausola di poter subaffittare
Nello spirito che è doveroso da parte della collettività intera impedire che delle persone possano rimanere prive di alloggio idoneo, per l’esercizio dell’attività ,l’Associazione prese contatti con gli Enti Locali e furono sottoscritti accordi con il Comune di Prato e con la Regione Toscana
L’attività dell’Associazione comporta una triangolazione tra proprietario, Associazione e subinquilino : la sublocazione avviene alla stessa cifra e modalità con cui viene stipulato il contratto principale tra proprietario ed Casolare che perciò ne è responsabile a tutti gli effetti nei confronti del proprietario.
L’associazione nacque in un contesto di mutamenti critici per la città di Prato
Il flusso di immigrati da paesi extracomunitari , attratti dalla possibilità di una vita migliore , comportò in quegli anni la necessità di integrare nel sistema sociale persone di culture diverse.
La forzata marginalizzazione delle famiglie si fece sentire soprattutto in relazione al problema abitativo , a causa dei prezzi degli affitti elevati per persone il più delle volte prive di qualifica professionale , per la diffidenza dei proprietari e quindi il ricorso a soluzioni abitative precarie e poco dignitose
L’inizio dell’attività è stato alquanto arduo , in considerazione della novità dell’approccio , per cui nel primo anno è stato possibile reperire in affitto solo 5 appartamenti .
In seguito sono stati gli stessi proprietari a portarci altri appartamenti da prendere in affitto .
I subaffittuari nel tempo sono cambiati : alcuni hanno avuto l’assegnazione di case popolari , altri hanno usufruito di mutui per l’acquisto della loro casa .
La Regione Toscana , prendendo atto del problema casa fece un progetto ABITARE IL MONDO , in cui mise a disposizione delle varie Agenzie casa Toscane ONLUS una cifra come ulteriore fondo di garanzia per ampliare l’attività
Il Casolare e Il comune di Prato come patners parteciparono a questo progetto e solo l’Associazione IL CASOLARE ed L’Agenzia Casa della Valdera hanno avuto la capacità di mantenere il fondo di garanzia intatto nel tempo.
La sfida della globalizzazione ha messo a dura prova il distretto tessile pratese ed ha comportato l’ampliamento della platea delle famiglie in difficoltà socio economica in una città , Prato, che aveva goduto fino ai primi anni del 2000 di un certo benessere che aveva consentito
ai cittadini di acquistare appartamenti o comunque di onorare i canoni di affitto
L’utenza dell’Associazione , che all’inizio era soprattutto straniera, in seguito si è spostata sulla fascia grigia di cittadini italiani che hanno fragilità economiche e personali a causa delle curve della vita che gli sono capitate.
Uno dei principali obbiettivi dell’ Associazione è sostenere queste famiglie a mantenere il bene primario della casa evitando azioni di sfratto : nei 25 anni di attività dell’Associazione ce ne sono stati pochissimi.
I volontari del Casolare si occupano anche dei rapporti con gli amministratori di condominio, di verificare periodicamente gli immobili locati, di intervenire dove possibile sulle problematiche familiari ed economico lavorative degli utenti
La casa viene considerata come essenza della famiglia e della crescita fisica e psicologica dei figli , futuro della nostra società.
Per ottenere questo risultato abbiamo una convenzione con l’Ufficio Emergenza alloggiativa del Comune di Prato ed è stato sempre presente il sostegno economico indispensabile della Fondazione Cassa di Risparmio che ha permesso di erogare aiuti ad alcune famiglie in momentanea difficoltà e incapaci di onorare i canoni di affitto
Dal 1996 ad oggi sono stati stipulati 432 contratti di affitto , dando quindi ad altrettante famiglie un’adeguata sistemazione alloggiativa
Oggi L’Associazione ha 80 appartamenti sublocati occupati da 306 persone con 69 minori.
Il 2020 ha determinato una situazione allarmante per la città di Prato in un mix tra impoverimento dei lavoratori a causa dell’emergenza Covid e il problema degli affitti troppo alti.
La richiesta di domande all’Associazione per il reperimento di un alloggio cresce in maniera esponenziale. Purtroppo le risorse dell’Associazione non permettono di rischiare troppo e quindi il numero degli alloggi deve rimanere abbastanza contenuto e insufficiente rispetto alla domanda.
Prato è la quarta città della Toscana per numero di sfratti , è il territorio dopo Firenze , con il più alto costo degli affitti e la città con la minore dotazione di case popolari
Il Covid 19 ha reso evidente il fenomeno del costante impoverimento dei lavoratori , che si ripercuote sul mondo dell’abitare e sulle dinamiche familiari : i lavoratori che hanno fatto richiesta di ammortizzatori sociali hanno avuto una perdita retributiva di circa il 33% ed il disagio abitativo non riguarda solo le fasce emarginate della popolazione ma ha sempre più i caratteri ed il volto del lavoro dipendente
Per la nostra esperienza tra 80 famiglie accolte , i cui capofamiglia sono lavoratori dipendenti, 21 sono state colpite dal punto di vista economico dalle conseguenze della pandemia
L’indice di morosità è balzato dal 7% del 2019 al 13% del 2020 per un importo di oltre 60.000 euro
Il sostegno offerto alle famiglie inquiline dell’Associazione è giunto dal progetto della Caritas Diocesana “Il buon Samaritano “ destinato a sostenere le famiglie colpite dalle conseguenze del Covid e da un progetto Comune/Fondazione Cassa di Risparmio.
Purtroppo la situazione della pandemia non lascia ben sperare a breve su una ripresa vigorosa del distretto che fughi le difficoltà delle famiglie.
L’Associazione si sta ora orientando verso cohousing per persone sole con pensione minima offrendo alloggio in abitazioni dove ciascuno abbia la propria camera con bagno e un proprio mobile cucina in uno spazio salotto comune ad un prezzo possibile compreso di tutte le utenze
E’ già stato realizzato un progetto per uomini
Il prossimo obbiettivo sarebbe una casa per donne sole o con figli piccoli non in grado di pagare affitti di mercato
Sotto l’aspetto giuridico Il Casolare è una ODV inquadrata nella fattispecie richiamata alla lettera q dell’art 5 del codice del Terzo settore “ alloggio sociale ai sensi del Decreto del Ministero delle Infrastrutture del 22 aprile e successive modificazioni , nonchè ogni altra attività di carattere residenziale temporaneo diretta a soddisfare bisogni sociali ,sanitari culturali , formativi o lavorativi
Nel 2019 ha avuto il riconoscimento da parte della Regione Toscana come Agenzia Casa Sociale in base alla legge 13 del 2015
Le Agenzie casa della Toscana riconosciute sono solo tre : IL Casolare, Casa Insieme dei comuni della Valdera e Consorzio Fabrica di Firenze.
La speranza dell’associazione è che il riconoscimento da parte della Regione Toscana in base alla legge 13 porti anche concreti contributi economici per poter allargare il proprio raggio di azione e soddisfare le numerosissime richieste di persone della fascia a rischio per il pagamento dei canoni di affitto , che naturalmente si trovano chiusa la possibilità di una locazione sul mercato non offrendo adeguate garanzie